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Germania all’avanguardia nella rimozione dei microinquinanti organici

Germania all’avanguardia nella rimozione dei microinquinanti organici

I microinquinanti organici nelle acque reflue, detti anche sostanze in tracce, sono sempre più sotto esame da parte delle autorità responsabili del controllo dell’inquinamento dell’acqua. In Germania, lo stato federale della Renania Settentrionale-Vestfalia, una regione altamente industrializzata e caratterizzata da una densità di popolazione elevata, ha deciso di essere all’avanguardia nella tutela delle risorse idriche e per la rimozione dei microinquinanti si affida alla tecnologia Wedeco di Xylem.

I tedeschi amano nuotare nei propri fiumi, e ora in alcuni di essi possono farlo senza doversi preoccupare dell’inquinamento. Infatti, in ottemperanza alla Legge federale tedesca sul diritto delle acque, gli impianti di depurazione municipali e industriali riprocessano oltre il 96% delle acque reflue secondo gli standard più elevati possibili, utilizzando le tecnologie attuali.

Tuttavia, nonostante gli sviluppi apportati ai metodi di depurazione dalle acque reflue per la rimozione degli inquinanti conosciuti, gli impianti di depurazione tradizionali non sono in grado di trattare microinquinanti quali pillole contraccettive, antibiotici utilizzati in agricoltura, mezzi di contrasto radiografici e sostanze chimiche che hanno un effetto nocivo sul sistema endocrino anche in minime quantità.

Una tecnologia in grado di rimuovere i microinquinanti durante il trattamento

Fino ad oggi, il 90% circa delle acque superficiali della Renania Settentrionale-Vestfalia non ha raggiunto uno status ambientale veramente soddisfacente, in parte a causa dei microinquinanti. Il “Piano idrico generale” del Ministero dell’Ambiente, dell’Agricoltura, della Conservazione e della Tutela dei Consumatori Tedesco dimostra come l’inquinamento da parte di queste sostanze, estremamente nocive per l’ambiente, possa essere ridotto.

German state takes pioneering role in removing organic micropollutants1.jpg

Diversi gestori di impianti di depurazione delle acque reflue utilizzano già le tecnologie avanzate di Xylem per la rimozione dei microinquinanti organici, tra cui la soluzione Wedeco a base di ozono. Infatti, l’ozono reagisce con i microinquinanti trasformandoli in componenti atossici. “In condizioni ottimali, l’ossidazione consente la creazione di sostanze che possono essere degradate allo stato di biomassa nella fase biologica del trattamento”, spiega Arne Wieland, Ingegnere di Processo in Xylem Services.

Una combinazione di ozono e filtrazione per risultati ottimali

La soluzione ideale è una combinazione di ozonizzazione e filtrazione. Un test su larga scala condotto in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Ambientale Svedese ha dimostrato che può contribuire a ridurre significativamente non soltanto la concentrazione di microinquinanti, ma anche i parametri di microrganismi, solidi sospesi totali e colorazione.

La strategia scelta dalla Renania Settentrionale-Vestfalia prevede un processo per il trattamento dei microinquinanti adattato specificatamente alle condizioni locali (cariche di inquinanti, tecnologia esistente, spazio disponibile ecc.). “Per individuare il processo ideale per ogni singolo caso, è stato condotto uno studio di fattibilità”, conferma Wieland, “che comprende un’analisi realistica di costi e benefici e un confronto dettagliato, oltre a mostrare come le varie combinazioni di processi possono essere integrate nel trattamento delle acque reflue”.

Nell’ambito di un piano iniziale su larga scala denominato “Reine Ruhr” (Ruhr Pulito) è stata completata innanzitutto una valutazione dei microinquinanti, distinguendoli in base ai rischi acuti ed ai potenziali rischi cronici. In tal modo è stato definito un valore precauzionale utilizzato come target minimo di qualità a lungo termine, secondo il principio ALARA (cioè di minimo rischio ragionevolmente ottenibile – As Low As Reasonably Achievable). Gli esperti dei vari distretti amministrativi hanno quindi individuato le misure da adottare, con particolare attenzione alle acque più inquinate e agli impianti di depurazione delle acque reflue delle zone limitrofe.

L’utilizzo della tecnologia Wedeco per la depurazione del fiume Ruhr

Attualmente è in corso anche un secondo progetto denominato “Sichere Ruhr” (Ruhr Sicuro) e volto a rendere più pulito e sicuro il fiume Ruhr in termini di qualità microbica dell’acqua. Aziende idriche e istituzioni stanno lavorando insieme in primo luogo per ridurre la carica di patogeni, e in secondo luogo per sviluppare un sistema di previsione in grado di fornire un allarme in caso di imminente superamento dei valori limite per la balneabilità del fiume.

Nell’ambito del progetto, Xylem si occuperà della fornitura delle tecnologie necessarie, come ad esempio la soluzione di ozonizzazione e disinfezione mediante raggi UV di Wedeco, per ridurre l’inquinamento da parte di patogeni e microinquinanti chimici.

Xylem contribuisce a ridurre i microinquinanti in tutta la Germania

Diversi impianti di depurazione delle acque reflue della Renania Settentrionale-Vestfalia hanno già iniziato a ridurre con successo i microinquinanti. Ad esempio, i sistemi Wedeco di Xylem sono installati a Bad Sassendorf, Warburg, Espelkamp e Aachen-Soers. Inoltre, il progetto AdOx avviato nel 2017 a Colonia ha dimostrato che è possibile utilizzare in modo ottimale una combinazione di carbone attivo e ossidazione mediante ozono.

“Il nostro supporto spazia dalla progettazione iniziale alla messa in servizio degli impianti”, afferma Wieland. “E questo vale a livello globale, non soltanto in Renania Settentrionale-Vestfalia. Infatti, siamo i massimi esperti in materia di acque pulite e sicure e siamo pronti ad assistere i nostri clienti in ogni fase del progetto”.

da Chad Henderson