All’inizio di quest’anno, mentre la nave da carico MV Smart stava salpando da Richards Bay in Sudafrica, enormi onde alte 10 metri hanno sollevato l’imbarcazione facendone poi urtare lo scafo contro il fondale del porto. La nave si è piegata e si è spezzata in due, incagliandosi su un banco di sabbia. Sono state portate pompe Flygt 2600 di Xylem per mantenere stabile la nave in modo da poter rimuovere in sicurezza il carburante e il carico che trasportava.
Il 19 agosto 2013, la MV Smart, da 230 metri, è salpata da Richards Bay, che ospita il più grande stabilimento di esportazione di carbone al mondo. Dopo poco la nave è stata sopraffatta dal mare grosso, riportando gravi danni allo scafo e ai dispositivi di comando dopo aver urtato il fondale del porto.
Tre rimorchiatori hanno tentato invano di disincagliare la nave. I ventitré membri dell’equipaggio della MV Smart, incluso il capitano, sono stati tratti in salvo grazie ad un ponte aereo, lasciando la nave parzialmente sommersa con 1.830 tonnellate di carburante e un carico di 148.000 tonnellate di carbone.
L’operazione di salvataggio
Una squadra di salvataggio guidata da Subtech, una società di servizi marittimi sudafricana, è stata coinvolta per valutare i danni e pianificare la rimozione sicura dei potenziali agenti inquinanti. La squadra si è concentrata innanzitutto sulla rimozione del carburante, che rappresentava il principale rischio per l’ambiente. Per stabilizzare la nave durante il processo di recupero, sono state usate pompe Flygt serie 2600 di Xylem per pompare acqua salata dentro e fuori dalla nave.
“Le pompe Flygt serie 2600 sono state impiegate in varie parti della nave, ad esempio per tenere asciutte le sale motori e come zavorra”, sostiene Shaun Hattingh di SAMCO Pumps, il distributore Xylem in Sudafrica nella provincia di KwaZulu-Natal. “La squadra di recupero ha pompato acqua salata all’interno e all’esterno della nave per mantenerla stabile, mentre i tecnici si occupavano dello scarico del carbone e dell’estrazione del carburante pesante”.
Le pompe Flygt 2600 sono in grado di gestire un flusso massimo di 100 litri al secondo, arrivano a 90 metri e consentono il passaggio di solidi con un diametro massimo di 80 mm. Le pompe da drenaggio sono progettate per un uso professionale in gravose applicazioni minerarie, edilizie, in gallerie e per il drenaggio industriale.
“Dato che le pompe Flygt dal punto di vista ergonomico sono comode da manovrare dentro e intorno alle parti isolate della nave, ci hanno consentito di portare a termine il lavoro con tenacia ed efficienza”, sostiene Hattingh.
Dato il successo delle pompe, altre pompe Flygt (modello 2670 MT da 18 kW) sono state ordinate e incluse nei progetti relativi alle successive fasi di recupero. L’autorità per la sicurezza marittima sudafricana (SAMSA) ha affermato che l’operazione è andata benissimo. Nigel Campbell di SAMSA ha affermato che l’operazione è stata portata a termine senza versare una goccia di petrolio in mare.
Maggiori informazioni sulla serie Flygt 2600.