Un programma di monitoraggio delle acque del Nilo raccoglie dati preziosi per uno studio del governo egiziano e protegge il fiume dall’inquinamento. Ogni 30 minuti, 20 stazioni di monitoraggio equipaggiate con le sonde YSI di Xylem inviano i dati relativi all’acqua direttamente al Ministero dell’Ambiente. Ecco come questa soluzione contribuisce anche a informare e sensibilizzare il legislatore.
Il Nilo fornisce il 95% dell’acqua all’Egitto, irrigando le colture, alimentando l’industria e soddisfacendo il fabbisogno di quasi tutti i 99 milioni di abitanti del Paese. Lungo il suo percorso di 6.600 km tra deserti, fattorie e città, il Nilo fornisce l’acqua preziosa, ma raccoglie anche una quantità impressionante di sostanze inquinanti.
“L’attraversamento di una città densamente popolata come Il Cairo implica diverse sfide per questa fonte d’acqua fondamentale, dagli scarichi illegali di acque non trattate da parte delle fabbriche all’inquinamento provocato dalle imbarcazioni e dall’uomo”, afferma Hassan al Salem, esperto in analitica di YSI, azienda del Gruppo Xylem, per Medio Oriente e Africa.
Lungo il percorso del fiume, le alghe infestanti rallentano il corso dell’acqua. “Per non parlare delle temperature elevate, dei valori anomali di pH, dei livelli elevati di sostanza organica disciolta (DOM), dei prodotti chimici contenuti nelle acque reflue industriali non trattate e degli scarichi fognari”, aggiunge Mohamed Abd Elnasser, responsabile post-vendita e assistenza tecnica di Giga Systems, azienda partner di YSI con sede al Cairo.
La richiesta da parte del legislatore di monitoraggio dell’acqua in tempo reale
“Alla fine, tutte queste fonti di inquinamento provocano l’insorgenza di numerose malattie tra gli abitanti, ad esempio insufficienze epatiche e renali”, spiega Abd Elnasser. “Patologie che costano milioni di sterline egiziane al Paese e impediscono a molti egiziani di condurre una vita normale”.
“Poiché negli ultimi anni la qualità dell’acqua è continuata a peggiorare, la pressione sul governo è aumentata in misura considerevole”, sottolinea al Salem.
“Fino a poco tempo fa, le leggi non prevedevano nemmeno il reato di danno ambientale, introdotto di recente in seguito alle pressioni sulla qualità dell’acqua”, spiega Abd Elnasser. “Di conseguenza, il governo ha deciso di avviare un piano ambizioso per emanare una nuova legge in materia, oltre a stabilire una rete di monitoraggio sul Nilo”.
“Il parlamento del Paese ha approvato una legislazione ambientale che impone a ogni stabilimento industriale di monitorare in tempo reale la qualità delle proprie acque reflue e di inviare i dati al Ministero dell’Ambiente”, aggiunge Abd Elnasser. Attualmente, le leggi sono in fase di revisione da parte del Ministero.
L’invio dei dati relativi all’acqua tramite cellulare grazie alle sonde YSI di Xylem
Mentre le leggi impongono alle aziende di monitorare la qualità delle acque reflue che scaricano nel fiume, anche il Ministero ha deciso di fare la propria parte.
Il Dott. Sayed Mostafa, Direttore dell’Autorità centrale per la qualità dell’acqua del Ministero dell’Ambiente Egiziano, è alla guida di un programma di monitoraggio continuo della qualità dell’acqua che attualmente copre quasi 1.000 km lungo il Nilo con 20 stazioni di monitoraggio. Il programma, avviato alla metà del 2015, è iniziato nel Nilo Superiore e gradualmente si è esteso a nord verso il delta del fiume.
Ogni stazione di monitoraggio è equipaggiata con una sonda multiparametrica EXO2 di YSI. Ogni 30 minuti, le sonde provvedono a misurare una varietà di parametri di qualità dell’acqua come temperatura, conduttività, salinità, solidi totali disciolti, ossigeno disciolto (DO), pH e sostanza organica disciolta fluorescente (fDOM). Tutti questi dati vengono quindi inviati al Ministero dell’Ambiente tramite la rete di telefonia mobile.
Foto: Mohamed Abd Elnasser e Mostafa Ahmed di Giga Systems installano una sonda YSI EXO2 lungo il Nilo (foto per gentile concessione di Mahmoud Diab).
“Il monitoraggio continuo in un intervallo di tempo di soli 30 minuti consente di individuare ogni evento di breve durata che altrimenti non potrebbe essere rilevato con un sistema di monitoraggio di tipo convenzionale”, aggiunge Abd Elnasser. “Inoltre, il monitoraggio di più parametri allo stesso tempo può portare all’individuazione di eventuali modelli di dipendenza tra i vari parametri e attribuire una maggiore rilevanza ai dati, oltre a consentire di ignorare i dati incongruenti o estremi”.
La maggiore consapevolezza in merito all’inquinamento del Nilo
I dati forniti dalle stazioni di monitoraggio in merito alla qualità dell’acqua hanno già garantito una serie di vantaggi, a partire da una maggiore consapevolezza in merito ai livelli e alla tipologia delle sostanze inquinanti lungo i vari tratti del fiume.
“Il vantaggio principale è realizzare l’effetto di queste fonti di inquinamento, individuare eventuali violazioni e tracciare sia le azioni adottate per contrastare questi comportamenti impropri che i risultati derivanti dall’applicazione della legge”, afferma Abd Elnasser. “Un altro vantaggio è utilizzare questi dati preziosi per la ricerca”.
Secondo Sayed Mostafa, le aziende che scaricano le proprie acque reflue nelle vicinanze delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’acqua sono diventate più attente alla qualità degli scarichi, addirittura prima dell’entrata in vigore nella nuova legislazione ambientale.
L’invio dei dati via radio, cellulare o modem satellitare
Per assicurare un flusso di dati costante al Ministero dell’Ambiente, Giga Systems ha deciso di equipaggiare ogni sonda con un data logger Storm3.
“Per l’invio dei dati, il data logger Storm3 ci offre la possibilità di scegliere tra radio, modem cellulare o satellitare e antenne”, spiega Abd Elnasser. “Il GSM-GPRS integrato è ideale per il nostro scopo, perché le stazioni monitorate sono disseminate in tutto il Paese e in alcune zone il modem cellulare è più economico rispetto al satellite”.
“Per l’acquisizione dei dati da tutti i siti monitorati abbiamo scelto il software Storm Local, in quanto è una connessione point-to-point e offre una maggiore sicurezza di caricamento dei dati sul cloud”, afferma aggiungendo tuttavia che altre tipologie di utenti potrebbero trovare il cloud più versatile per la condivisione dei dati.
Il monitoraggio per un futuro più roseo ed ecologico
Abd Elnasser prevede già che, grazie all’ulteriore ampliamento della rete di monitoraggio della qualità dell’acqua del Nilo, il Ministero dell’Ambiente potrà sfruttare anche un pacchetto software per l’acquisizione e l’analisi di una quantità ancora più impressionante di dati.
Tuttavia, come per tutte le generazioni di Egiziani, la sua preoccupazione principale è sempre il fiume e si augura che questo programma di monitoraggio potrà fornire un contributo decisivo per la salute del Nilo.
“Il Nilo è stato, è e sarà sempre la fonte di vita per l’Egitto”, conclude Abd Elnasser. “E preservarlo in buone condizioni è fondamentale per tutto il Paese”.