La scelta del materiale adatto per le pompe per reflui

La scelta del materiale adatto per le pompe per reflui

Negli ultimi decenni, il trattamento delle acque reflue è diventato sempre più complicato. I materiali delle pompe per reflui pertanto devono essere scelti con cura in base alla composizione delle acque reflue, per offrire i risultati migliori al minor costo possibile. Impeller ha interpellato Johanna Johansson, Application Engineer di Xylem, che di recente ha scritto un saggio su come scegliere i materiali più adatti per le pompe per applicazioni riguardanti le acque reflue. 

“Riceviamo molte domande sulla scelta del materiale e su quando acquistare cosa”, spiega la Johansson. “Questo nuovo saggio servirà ai clienti per decidere quale sia la soluzione più affidabile e più duratura per le loro specifiche esigenze”.

Il nuovo saggio “Material selection for wastewater pumps: raise performance and extend system lifetime” (Scelta del materiale per le pompe per reflui: miglioramento delle prestazioni ed estensione della durata del sistema) si basa su anni di ricerca e di testing, sia su campo che nei laboratori Flygt di Xylem.

“Vogliamo che i nostri clienti ottengano la massima durata dei prodotti al minor costo possibile”, sostiene la Johansson. “Quando parliamo di costi ci riferiamo al costo totale, che comprende l’acquisto iniziale e la necessità costante di manutenzione, nonché un’alta efficienza duratura. La scelta del materiale adatto sin dall’inizio genera meno problemi, riduce i costi generali e nel complesso consente di ottenere una soluzione più efficace”. 

Più sabbia e graniglia nelle acque reflue

La scelta del materiale deve essere legata al tipo di acque reflue che la pompa deve trattare, sostiene la Johansson. Negli ultimi decenni, la complessità delle acque reflue è aumentata per diversi motivi. Ad esempio le strade asfaltate nelle città e nei paesi sono aumentate in molte zone, causando una concentrazione maggiore di sabbia e graniglia nelle acque reflue e quindi innalzando il livello di abrasione sui componenti idraulici delle pompe. In altre zone invece, a causa dell’aumento del costo della manodopera, è risultato più efficace trasportare le particelle attraverso le pompe anziché usare camion aspiranti per rimuovere sabbia e graniglia dal sistema. 

Dato l’aumento della forza abrasiva, Xylem ha svolto numerosi test di usura con la sabbia presso il laboratorio Flygt. Questi test, volti a confrontare l’usura del materiale tra ghisa, acciaio inox e Hard-Iron, hanno dimostrato che le giranti in acciaio inox e in ghisa si consumano all’incirca alla stessa velocità, mentre le giranti in Hard-Iron durano circa tre volte più a lungo.

Scelta del materiale migliore

Le applicazioni più frequenti delle acque reflue contengono poche sostanze corrosive o abrasive. In questo caso le giranti in ghisa sono la soluzione più adatta, sostiene la Johansson. Se però nelle acque reflue sono presenti molte particelle abrasive è più adatta la girante in Hard-Iron. L’Hard-Iron presenta una resistenza all’usura estremamente elevata, perché contiene carburi di cromo duro incorporati.

Oltre alle sostanze abrasive, gli altri fattori che incidono sulla scelta del materiale sono il contenuto di cloruro, il pH, la temperatura e il contenuto di ossigeno. Se le acque reflue contengono sostanze corrosive, la pompa deve essere protetta mediante uno speciale rivestimento epossidico e anodi di zinco, a prescindere dal materiale impiegato per la girante.

“A volte si pensa erroneamente che una girante in acciaio inox sia l’opzione più efficace per i reflui contenenti cloruro”, sostiene. “L’Hard-Iron però è più adatto, soprattutto per le applicazioni che richiedono maggiore durata e robustezza, anche a causa del basso potenziale elettro-chimico dell’Hard-Iron, che riduce il rischio di corrosione galvanica”.

Il saggio Material selection for wastewater pumps (in lingua inglese) può essere scaricato da Internet. 

da Isabelle Kliger