Scienza dei dati: come distillare i dati in informazioni utili per le aziende idriche
Nel primo articolo della serie spotlight sulla scienza dei dati, Making Waves ha intervistato Craig Daly, Director of Analytics in Xylem, per approfondire il ruolo dei dati nel processo decisionale.
Per il secondo articolo, abbiamo incontrato il suo team di esperti che distillano i dati in informazioni concrete per le aziende idriche e le rispettive comunità. Infatti, abbiamo deciso di intervistare Sepideh Yazdekhasti e Thomas Chen per analizzare come si evolve il ruolo della scienza dei dati per facilitare una gestione più resiliente e sostenibile delle risorse idriche.
INTERVISATO: Sepideh Yazdekhasti, Risk Analytics Manager e Data Scientist in Xylem
Come si è avvicinato alla scienza dei dati?
Durante i miei studi universitari ha lavorato ad alcune applicazioni di sensori volte allo sviluppo di soluzioni non invasive per rilevare i primi segni di perdite nelle reti idriche. In occasione della presentazione del mio lavoro a una conferenza ho incontrato il personale di Pure Technologies, ora acquisita da Xylem. Allora ero rimasto veramente impressionato dalle soluzioni innovative di valutazione delle condizioni dell’azienda e ora mi ritengo molto fortunato a far parte di un team di straordinario talento.
La possibilità di incontrare nuovi clienti e contribuire a risolvere le loro maggiori sfide, che sono sempre differenti ma in un certo senso legate tra loro, è molto gratificante. Fungere da partner in questo percorso di risoluzione dei problemi insieme al cliente è sempre un’esperienza emozionante.
Qual è l’aspetto più gratificante del suo lavoro?
Mi sono sempre piaciute la risoluzione dei problemi e la programmazione. È l’intero processo di comprendere il problema, implementare una soluzione e valutare se questa soluzione è veramente soddisfacente a essere molto affascinante per me. Per non parlare dell’opportunità di poter applicare questo processo alle sfide nel mondo reale come la scarsità d’acqua, che richiedono un nuovo livello di mentalità e innovazione.
Nello specifico, per i nostri clienti è molto importante investire i fondi nel modo giusto. Il mio obiettivo è contribuire a rendere gli asset e le attività più efficienti. A tal scopo, la qualità di output dei dati è importante quanto quella dell’input. In pratica, è una questione di utilizzare gli strumenti giusti per rendere i dati più semplici, comprensibili e snelli affinché i clienti possano prendere le migliori decisioni possibili.
Come si evolverà il ruolo della scienza dei dati nel prossimo futuro?
Un tempo, la scienza dei dati era costituita da scompartimenti stagni, uno finalizzato agli aspetti di gestione delle risorse per l’ingegneria civile e l’altro unicamente concentrato sui dati. Noi abbiamo intravisto l’opportunità di riunire queste competenze per contribuire a individuare i problemi e sviluppare le soluzioni.
Per molto tempo, i clienti si sono limitati semplicemente a raccogliere i dati, mentre ora possono sfruttarli per lo sviluppo di strumenti predittivi per realizzare reti idriche innovative a prova di futuro e limitare la variabilità delle situazioni.
Di pari passo all’implementazione di soluzioni digitali maggiormente connesse da parte delle utility, l’aumento della quantità di dati rappresenta sia una sfida che un’opportunità. La scienza dei dati è destinata a diventare il singolo strumento più prezioso per aiutare le utility a ottimizzare le attività e incrementare la propria resilienza.
Ha qualche hobby interessante al di fuori del lavoro?
Mi piacciono molto i video di fa-da-te e cerco sempre replicarli a casa, dai piccoli ai grandi lavori, in quanto sono sempre alla ricerca di nuove sfide. Inoltre, sono un amante dell’escursionismo e delle arrampicate in montagna.
INTERVISTATO: Thomas Chen, Senior Data Scientist in Xylem
Come si è avvicinato alla scienza dei dati?
Il mio primo progetto di ricerca come studente universitario è stata la collaborazione con una municipalità negli Stati del Medio Atlantico per lo sviluppo di un modello predittivo dei guasti alle condutture idriche primarie. L’obiettivo era quello di sviluppare un modello affidabile per contribuire alla pianificazione delle sostituzioni preventive prima di eventuali guasti alle condutture. Allora, questa municipalità non aveva alcun registro digitalizzato delle proprie condutture primarie, e nemmeno alcuna traccia dei lavori effettuati nel passato. Di conseguenza, ho dovuto dedicare gran parte del mio tempo a riorganizzare i fascicoli relativi alle riparazioni condotte nel passato tra i documenti disponibili e le memorie dei dipendenti. Abbiamo addirittura dovuto utilizzare le superfici stradali come surrogato per le condutture interrate, data la mancanza assoluta di dati digitali.
Il risultato del progetto è stato un modello con un approccio decisamente più orientato ai dati disponibili e con il potenziale di individuare con grande precisione i guasti futuri alle condutture primarie. Questo progetto è stata un’esperienza determinante, in quanto riuniva diverse discipline (ingegneria civile, ingegneria informatica e statistica) e ho dovuto ricorrere a tutte le esperienze acquisite nei miei diversi corsi universitari. È stato molto impegnativo e gratificante allo stesso tempo, in quanto la possibilità di contribuire allo sviluppo di una soluzione in grado di tradursi in informazioni utili e concrete con un impatto sul mondo reale è incredibilmente gratificante.
Qual è l’aspetto più gratificante del suo lavoro?
Il settore idrico si trova ad affrontare numerose sfide e ho l’opportunità di contribuire a realizzare nuove soluzioni che abbinano i metodi di ingegneria tradizionali con approcci innovativi alla scienza dei dati. Inoltre, in questo modo posso collaborare con i massimi esperti di Xylem e con gli ingegneri più esperti direttamente sul campo.
Come si evolverà il ruolo della scienza dei dati nel prossimo futuro?
La sua evoluzione dipenderà come l’applicheranno le utility, soprattutto alla luce di una maggiore maturità digitale.
Quando sempre più utility avranno abbracciato la trasformazione digitale e i dati non saranno più considerati come scompartimenti stagni, il potenziale di utilizzo dell’analitica per migliorare l’efficienza operativa aumenterà in modo considerevole.
In passato avevamo già collaborato con alcuni clienti analizzando i loro dati storici, ma non in formato digitale. Tutto era basato sulla carta, senza una mappatura digitale delle proprie reti. In questi casi, i tipi di soluzioni di scienza dei dati potenzialmente sviluppabili erano piuttosto semplici, perché i dati di input erano molto limitati. D’altro canto, abbiamo lavorato anche con utility che disponevano di fascicoli ben documentati e digitalizzati di tutte le proprie reti. In questo caso, siamo riusciti a supportarle con una grande varietà di soluzioni di scienza dei dati, aiutandole ad affrontare le sfide più complesse a livello operativo.
Ha qualche hobby interessante al di fuori del lavoro?
Mi piace molto giocare a pickup basketball in palestra, perché giocare regolarmente con lo stesso gruppo di amici contribuisce a creare un forte senso di comunità.
Per saperne di più sulle soluzioni digitali di Xylem
Le nostre soluzioni digitali aiutano le utility ad ottenere risultati innovativi in tutto il ciclo dell’acqua. Potrete saperne di più qui: Xylem Vue