Oggi, la siccità estrema si traduce in perdite economiche considerevoli, centinaia di milioni di persone non dispongono ancora di un accesso continuo all’acqua potabile e molte risorse idriche essenziali sono in fase di esaurimento o contaminate. La risoluzione di queste sfide correlate all’acqua richiederà una varietà di soluzioni, tra cui il riciclo dell’acqua.

In passato, le municipalità hanno cercato di incrementare le forniture d’acqua individuando nuove fonti quali ad esempio la desalinizzazione dell’acqua marina. Ora l’obiettivo si sta spostando su un utilizzo più efficiente dell’acqua tramite riciclo e riuso.

Grazie a tecnologie collaudate, il riciclo e il riuso sono in grado di produrre acqua di alta qualità, spesso ad un costo nel ciclo di vita inferiore rispetto allo sviluppo di nuove alternative per il reperimento dell’acqua, che possono richiedere ad esempio l’acquisizione dei diritti per lo sfruttamento di una nuova fonte idrica, la realizzazione di pozzi sempre più profondi, il rinnovo degli acquedotti o maggiori costi di pompaggio e trattamento. Al contrario, il riciclo e il riuso dell’acqua rappresentano una fonte d’acqua resiliente ed a prova di siccità in grado di garantire numerosi benefici dal punto di vista sociale, ambientale ed economico.

Cambiare la prospettiva dell’opinione pubblica in merito all’acqua di riciclo

La storia insegna che il settore dell’acqua e delle acque reflue è conservativo per natura e di conseguenza lento ad adottare nuove pratiche. I timori principali legati al riuso sono stati l’accettazione da parte dell’opinione pubblica, i requisiti normativi e la disponibilità finanziaria.

Tuttavia, apparentemente l’opinione pubblica sta cambiando. Un recente sondaggio condotto da Xylem in California ha dimostrato che il 76% dei residenti intervistati ritiene che l’acqua di riciclo debba essere utilizzata come una soluzione di lungo periodo, a prescindere dagli eventi di siccità. Molti Paesi hanno già valutato questa esigenza e avviato diverse iniziative per incoraggiare il riciclo e il riuso dell’acqua.

Il Qatar si è impegnato ad aumentare la propria capacità di riuso del 24% nei prossimi 4 anni. L’Arabia Saudita prevede di riusare il 100% dell’acqua nelle grandi città entro il 2025, mentre Singapore è intenzionato a triplicare il riuso dell’acqua entro il 2060. Alla fine del 2015, la Commissione Europea ha pubblicato una strategia sull’economia circolare che prevede un pacchetto di misure politiche per passare da un’economia basata sui consumi a un’economia basata su riciclo e riuso. In Cina, il Piano di azione per il controllo e la prevenzione dell’inquinamento dell’acqua prevede sia finanziamenti tramite partnership tra pubblico e privato (PPP) che tariffe speciali per il trattamento delle acque reflue, incentivando di conseguenza il riuso dell’acqua.

L’esigenza di regolamenti in materia di qualità dell’acqua di riciclo

Attualmente, linee guida e regolamenti si limitano soltanto alla questione della qualità dell’acqua per le varie applicazioni di riciclo. I pochi regolamenti esistenti risalgono a diversi anni fa e dovrebbero essere aggiornati sia alla luce delle attuali crisi idriche che delle nuove tecnologie.

“In Xylem, siamo convinti che i governi nazionali e locali dovrebbero adoperarsi per armonizzare questi regolamenti e normative per consentire l’uso dell’acqua di riciclo sia per usi potabili che non potabili”, afferma Abigail Antolovich, Responsabile dello sviluppo commerciale per il segmento del riuso dell’acqua in Xylem. “Negli USA, la prima a definire gli standard per il riuso dell’acqua è stata la California, e oggi questi standard sono utilizzati come modello dagli altri stati”.

La crescente domanda di riuso dell’acqua per uso potabile e nuove applicazioni non potabili sta trainando la definizione e l’adozione di questi regolamenti in molti stati USA, sia per risolvere le problematiche di natura locale che per sostenere un maggiore spettro di progetti di riuso in generale.

Usi e metodi di trattamento differenti dell’acqua di riciclo

L’acqua di riciclo e riuso può essere utilizzata per una varietà di scopi sia nelle abitazioni che nelle aziende, ad esempio:

– Irrigazione in agricoltura, sia in ambito alimentare che non alimentare
– Irrigazione di parchi pubblici, terreni privati, campi da golf e altri paesaggi urbani
– Utilizzi industriali nelle torri di raffreddamento, per la pulizia delle attrezzature e come acqua di processo
– Ravvenamento delle falde acquifere tramite pozzi a iniezione diretta e ricarica naturale indiretta
– Uso non potabile urbano per estinzione degli incendi, pulizia delle strade, bagni pubblici
– Riuso diretto come acqua potabile

La motivazione primaria del riuso non è sempre la siccità. “Xylem ha realizzato numerosi progetti in luoghi in cui la siccità non è un problema, come ad esempio Minnesota e Pennsylvania”, afferma Antolovich. “Le aziende di servizi stanno iniziando a rivedere le proprie strategie di gestione delle risorse idriche per integrarne il riuso. Anche dove l’acqua è abbondante, alcune comunità si trovano sempre più spesso ad affrontare problemi di disponibilità o limitazioni agli scarichi a causa di aree sensibili dal punto di vista ambientale e di conseguenza stanno implementando nuovi progetti di riuso”.

Spesso la percezione è che esista una soluzione “unica” per il riuso dell’acqua. Tuttavia, gli standard di qualità dipendono dall’uso previsto dell’acqua trattata, se deve essere impiegata in irrigazione, per riuso potabile diretto o indiretto, oppure al servizio dell’industria. Inoltre, esistono numerosi tipi di trattamenti e pre-trattamenti differenti e Xylem collabora sempre con i propri clienti allo sviluppo di una soluzione “adatta allo scopo”.

Ad esempio, Xylem ha fornito l’intera catena di processo per un impianto di riuso dell’acqua a Doha South (Qatar), in grado di erogare fino a 220.000 m³ di acqua di riciclo al giorno. Il processo prevede un’installazione Sanitaire ICEAS seguita da un sistema UF. Attualmente Xylem sta costruendo altri quattro impianti per il riuso dell’acqua in Medio Oriente, tutti basati sulla tecnologia SBR ICEAS dell’azienda, con ulteriori processi di trattamento come la propria soluzione UV di Wedeco.

Ricerca avanzata e innovazione nel campo dell’acqua di riciclo

“Oltre alla ricerca interna, Xylem supporta la ricerca sul riuso dell’acqua in collaborazione con i maggiori istituti di ricerca”, afferma Christoph Kullmann, Direttore Strategico per il segmento del trattamento in Xylem. “Ad esempio l’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL), l’Istituto Reale di Tecnologia (KTH), la Water Environment & Reuse Foundation e la University of Arizona. Queste partnership sostengono l’impegno per l’innovazione in Xylem, che a sua volta supporta lo sviluppo di tecnologie di riuso innovative, più efficaci ed efficienti”.

Ad esempio, in collaborazione con lo l’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL), Xylem ha studiato 8 sistemi di trattamento differenti basati sulle tecnologie di trattamento dell’acqua già disponibili in commercio. I sistemi sono stati valutati e ottimizzati sia per mezzo di test pilota che presso diversi impianti già in funzione in tutto il mondo. I risultati dello studio contribuiscono a mostrare come realizzare e gestire gli impianti di riuso in modo più economico e sostenibile, in base alle dimensioni dell’impianto, al livello di qualità dell’acqua ed a numerosi altri fattori. 

“Per decenni, Xylem ha aiutato le municipalità di tutto il mondo ad assicurare una seconda vita alle loro preziose fonti d’acqua, sfruttando l’acqua usata dagli impianti municipali e industriali e contribuendo a riciclarla per uso domestico, agricoltura, paesaggistica e nuovi processi industriali”, aggiunge Kullmann.

Pompe e mixer Flygt, sistemi di trattamento biologico Sanitaire, filtri Leopold, membrane UF, sistemi di disinfezione ad UV e ozono Wedeco e strumenti analitici YSI aiutano le municipalità a trasformare le acque reflue in risorse, assicurando allo stesso tempo la massima sicurezza per i consumatori, rinnovando l’ambiente e risparmiando.