Il lavaggio dei diffusori riduce il consumo di energia per l’areazione del 32%

Il lavaggio dei diffusori riduce il consumo di energia per l’areazione del 32%

L’aerazione può costituire oltre il 60% del consumo di energia di un impianto di depurazione, che aumenta di pari passo all’intasamento dei diffusori. Ecco come un depuratore spagnolo ha ridotto il consumo di energia per l’areazione del 32% senza interrompere le attività.

Il depuratore di Almunia de San Juan è situato nella provincia spagnola di Huesca e il sistema di aerazione dell’impianto mantiene un livello di ossigeno dissolto di 1,2 mg/litro regolando l’avviamento e l’arresto delle soffianti.

Le soffianti si arrestano automaticamente quando l’ossigeno dissolto supera 1,7 mg/litro e si riavviano al raggiungimento di 0,2 mg/litro. Per ridurre il consumo energetico, oltre all’avviamento e all’arresto delle soffianti, è importante ottimizzare il trasferimento di ossigeno attraverso i diffusori.

All’inizio del 2021, l’impianto ha registrato un aumento del consumo di energia da parte delle soffianti. Secondo i gestori, probabilmente i diffusori erano intasati dal carbonato di calcio presente nell’acqua, che comportava una perdita significativa di prevalenza nei diffusori.

L’intasamento delle membrane dei diffusori non era dovuto soltanto all’acqua dura, ma anche ad altri fattori come la temperatura, l’avviamento e l’arresto delle soffianti. Infatti, tutte queste variabili influiscono sulla possibile formazione di calcare sulle superfici dei diffusori.

Un processo di pulizia dei diffusori estremamente pratico

La soluzione adottata è semplice ed efficace. Per ripristinare la piena efficienza del sistema di aerazione, Xylem ha suggerito di lavare i diffusori con un liquido, con l’installazione di un sistema di ugelli di dosaggio sviluppato internamente che introduce l’acido formico nella linea di mandata dell’aria dall’alto del bacino.


 

Questo metodo assicura una distribuzione uniforme del liquido utilizzato per il lavaggio dei diffusori e dissolve i sali rimasti nei pori delle membrane. Poiché l’acido formico è organico, facilmente degradabile e viene diluito prima dell’iniezione, non comporta la formazione di fanghi nocivi per la comunità interessata dal bacino.

Una volta montati gli accessori contenuti nel kit di lavaggio sul collare del tubo, è stato introdotto il dosaggio dell’acido formico e nel giro di un’ora l’intervento era stato completato e iniziava già a dimostrare risultati concreti.

Prima dell’introduzione del processo di lavaggio, la pressione nella linea di mandata dell’aria era di 0,53 bar, misurati nel punto di iniezione. Dopo un’ora era di 0,48 bar, mentre tre giorni dopo, cioè quando tutto il liquido si era consumato, la pressione era diminuita a 0,47 bar per la portata media dell’impianto.

Riduzione del consumo energetico del 32,6%

Il miglioramento da 0,53 a 0,47 bar assicura una diminuzione della pressione quasi del 12%, in quanto l’ossigeno fluisce più facilmente attraverso il diffusore nel reattore biologico. Infatti, ora le soffianti consumano meno energia pur mantenendo il livello previsto di ossigeno dissolto.

In condizioni ottimali, il consumo di energia è sceso da 0,98 a 0,66 kW/m3 al giorno, per un risparmio pari al 32,6%. Nelle condizioni peggiori possibili, l’impianto registra comunque una diminuzione da 1,21 a 0,91 kW/m3 al giorno, per un risparmio del 24,7%.

Alla luce dei rincari dell’energia, questo risparmio si traduce in una riduzione significa dei costi operativi dell’impianto. Inoltre, i processi preventivi come questo sono fondamentali per consentire al settore idrico di azzerare le proprie emissioni di gas serra.

Per saperne di più sul servizio di lavaggio dei diffusori di Xylem.

Scaricate il libro bianco di Xylem sull’azzeramento delle emissioni.

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